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Un aumento del 35% rispetto al 2016, con un mercato del valore di 250 milioni. Cifre ancora lontane dalle vette europee (basti pensare che tra Inghilterra e Germania si sfiorano i 3 miliardi di euro), ma segnali comunque incoraggianti e che danno una grossa spinta agli investimenti nel settore dell'IoT dedicato alle Smart Home.
L'Osservatorio ha anche stilato una classifica dei dispositivi e delle funzionalità più richieste dagli utilizzatori di apparecchi connessi: lo scettro va al campo della sicurezza, principale preoccupazione di chi decide di rendere "intelligente" la propria abitazione (dalle telecamere alla sensoristica). Seguono a ruota i dispositivi per il controllo degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, mentre sul terzo gradino del podio troviamo i grossi elettrodomestici, con le lavatrici "regine" del settore.
Proprio sul riscaldamento si sta concentrando la ricerca e l'innovazione, per poter abbattere i consumi e migliorare la qualità della vita nelle grosse città: con un'adozione diffusa di impianti smart per il riscaldamento a Milano, si è stimato un risparmio annuale di 100€ a famiglia (per un totale di circa 70 milioni di euro) e una riduzione dell'inquinamento pari a -54000 tCO2 all'anno.

Ma la ricerca evidenzia anche quali sono i problemi che stanno ancora frenando la diffusione della domotica, che trova come muro principale la difficoltà di installazione percepita di alcuni di questi sistemi, spesso filari e che quindi obbligano ad interventi di muratura per poter integrare i sistemi IoT. Anche per questo motivo, in Italia il mercato della domotica è trainato dagli installatori: ben il 70% degli utenti chiede infatti un intervento di ditte specializzate. Il restante 30% del business è suddiviso tra retailer (fisici od online), compagnie di assicurazione, compagnie di telecomunicazione e utilities.

L'altro grosso problema è rappresentato dal timore per la privacy, in aumento parallelo con la diffusione dei dispositivi smart. Per fronteggiare questa nuova paura del Terzo Millennio ed incentivare l'acquisto di sistemi intelligenti, è venuta in soccorso l'Unione Europea, che con il nuovo regolamento 2016/679 (GDPR) va a stabilire una serie di paletti che le aziende fornitrici e distributrici di prodotti smart dovranno rispettare per poter garantira la tutela della privacy dei propri clienti.

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